La ministra, il portavoce di Palazzo Chigi

La ministra, il portavoce di Palazzo Chigi e il premier: fenomenologia di una cittadina di provincia

Il premier Giuseppe Conte con Angelo Maria Perrino a Ceglie Messapica (Brindisi)
La ministra, il portavoce di Palazzo Chigi e il premier: fenomenologia di una cittadina di provincia

Si potrebbe dire che è stato un miracolo, chiudendola lì. O parlare di fortunata congiuntura determinata da magheggi ancora indecifrabili, buttandola così pure in politica.

Ma se qualche volta si è disposti a vedere pieno il bicchiere, che comunque resta riempito a metà, quel che è accaduto a Ceglie Messapica non è né l’uno né l’altra supposizione, semmai emerge il riconoscimento di un lavoro lungo e silenzioso che viene da lontano, molto lontano.

Un impegno parsimonioso, determinato, a volte anche necessariamente rabbioso che si è realizzato negli anni per essere all’altezza di ogni evento: se poi questo è il ritorno di un presidente del Consiglio nell’arco di un solo anno, allora vuol dire che il territorio ha in sé una reputazione in grado di alimentare l’idea che anche da queste parti si può essere artefici di un futuro quanto meno negoziabile.

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