Ospedali e pronto soccorso.

Ospedali e pronto soccorso.

Ospedali e pronto soccorso.

Attenzione a non fare la fine degli inglesi. Tagliati troppi posti letto

Se non si cambia verso, il rischio di ripetere con un decennio di ritardo gli errori del NHS non è trascurabile. Il nostro SSN sta precipitando nel baratro dell’incapienza. Un’incapienza di posti letto, di medici, di infermieri, di operatori socio-sanitari, di risorse in conto capitale, di formazione che sempre di più rende incompatibili assistenza, sicurezza delle cure e rispetto dei diritti e della dignità degli utenti

Ospedali e pronto soccorso.

10 GEN – L’emergenza nei Pronto soccorso di questi giorni, legata all’epidemia influenzale, riapre la discussione sulla programmazione dei posti letto ospedalieri e sulla pericolosità dei tagli lineari in sanità. I dati relativi alla consistente riduzione dei posti letto in Italia negli ultimi 15 anni sono stati dall’Anaao Assomed più volte in passato portati all’attenzione dell’opinione pubblica.

Con l’applicazione della “Spending review” il taglio rispetto al 2000 ha oramai superato i 70.000 posti letto (da circa 295.000 a 224.000 p.l.) per raggiungere quel target del 3,7 per mille abitanti, tra posti letti per acuti e post-acuti (lungodegenza/riabilitazione), individuato negli oramai famigerati “Standard ospedalieri” emanati dalla Conferenza Stato/Regioni con il DM 70/2015. Come se non bastasse, vi sono regioni che viaggiano con dotazioni di posti letto per acuti al di sotto del 3 per mille abitanti, arrivando in alcune aree regionali anche al 2,3-2,5.

In proposito è utile analizzare cosa succede nel resto dell’Europa, anche se i modelli organizzativi in campo sanitario non sempre sono perfettamente confrontabili. I dati OECD pubblicati nel 2016, ma riferiti al 2014, rilevano una condizione che dovrebbe far riflettere. Se si considerano i posti letto per acuti, l’Italia con il suo 3,3 ‰ è ben al di sotto della media dell’Europa dei 27 (5,2‰). Il confronto con gli altri Paesi europei a noi vicini per condizioni economiche e sociali diventa imbarazzante. La Germania è all’8,2‰, l’Austria al 7,6‰, la Svizzera al 4,7‰, la Francia al 6,2‰. Solo la Spagna e l’Inghilterra hanno una dotazione di posti letto inferiore alla nostra assestandosi la prima al 3‰ e la seconda 2,7‰.

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